Percorso del Viaggio in bici - Estate 2013

dove sta pedalando Ciclomurgia??

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lunedì 20 agosto 2012

Le cose semplici...

Basta poco per essere felici: due alberelli che ti fanno ombra nella settimana che dicono essere la piú calda dell'estate, la tua bici appoggiata al tronco, mentre tu dondoli sull'amaca da viaggio che hai appena montato, guardando il mare cristallino della sardegna....l'unico modo per vincere la crisi é riscoprire il valore di ciò che nn costa nulla.
C'eravamo lasciati sulla strada per Bonifacio, beh, inutile specificare che l'abbiamo raggiunta, meno inutile forse sarà consigliarvi di andarla a visitate...se non ci siete già stati....un connubio stupendo tra questa insenatura che pare scavata nella friabile pietra dell'alta costa e la maestria costruttiva ed artistica dell'uomo, che é stato capace di arroccare una stupenda cittadina fortificata sulla cima della scogliera, a protezione del porto in basso. Tutto ti da di piratesco, l'atmosfera è piú "onesta" di quella di Porto Vecchio, certo,  anche qui, la ricchezza di yatcht da milioni di euro, grossi quanto traghetti , con la servitú a bordo che lucida continuamente ogni pomello di ottone é sotto gli occhi di tutti ( la sera sembra di essere allo zoo con i miliardari che cenano sulle barche ormeggiate e la gente che passeggia sul pontile e li fotografa), ma il fatto che la cittá vecchia sia staccata dal porto e che per raggiungerla devi salire "a piedi" fino a farti venire il fiatone, l'ha preservata forse dalla sfrenatissima ed eccessiva movida di altri posti. È così, dopo una scarpinata notturna per raggiungere la cittá vecchia, io e mary ci siamo trovati d'avanti ad uno spettacolo mozzafiato: dal belvedere che dá sul mare aperto, il nero della notte faceva da sfondo monocromo ad un enorme veliero, forse troppo grande per entrare in porto e quindi ancorato sotto un cielo infinito di stelle, e illuminato fino alla piú alta punta di ciascuno dei suoi tre alberi, da centinaia di lucine che, tutte insieme, creavano un bagliore diffuso intorno al veliero in grado di disegnarne il profilo sulla calma e oscura superfice dell'acqua. Un "quadro" che la fotocamera del mio cell non é stato in grado di immortalare, e che solo ai nostri occhi é riuscito a sfoggiare tutto il suo romantico splendore.
Abbiamo passeggiato nelle strette vie dell'antico borgo medievale, scoprendo tra la chiesa antica e i piccoli ristorantini colorati ed ammiccanti, la "solita" piazzetta con il campetto per le bocce. Anche questa sera la tensione era palpabile, si sfidavano giovani tanto sfrontati da pensare di poterla spuntare contro veterani (i genitori?!) che all'ultimo colpo piazzano il tiro millimetrico che spariglia tutto regalandogli la vittoria e lasciando, sul campo, lezioni di stile.
Il giorno dopo Bonifacio ci ha riservato l'ultima sorpresa mentre il nostro traghetto usciva dal porto:una cornice indimenticabile al nostro arrivederci alla Corsica, che subito voltate le spalle è diventato un "bentrovata Sardegna"!
Le coste sarde, infatti appaiono subito alla vista e si impongono con meravigliosi riflessi rosa dati dai blocchi di granito modellati dal vento e dall'acqua.
Questo spettacolo è stato ancora più visibile quando, una volta  a terra, siamo andati a Capo Testa, la punta piú a nord della sardegna.
Inutile dire quanto limpida e turchese sia l'acqua che bagna queste coste...
Dopo aver passato alcune ore a bagno a capo testa e aver provato la birra simbolo della sardegna (spiacenti, ma Ichnusa non riuscirà a soppiantare la nostra amata Pietra!), siamo partiti alla volta di Portisco, a due passi dalle coste più gossippate dell'estate, che noi abbiawmo chiaramente evitato (non si sa mai la prossima settimana ci saremmo potuti ritrovare su qualche copertina scandalistica...)
A portisco la "piccola", ma inspiegabilmente capillarmente distribuita su tutto il territorio nazionale, famiglia di marinella, ha i suoi emissari: zio nicola e zia franca che hanno accolto nella loro casetta al mare questi due nomadi concedendo loro la prima pausa di un intero giorno di tutto il viaggio! Ebbene si, avvenne il miracolo, ci siamo finalmente fermati per due notti nello stesso posto (e abbiamo anche dormito in un letto vero!).
A onore della cronaca, abbiamo trovato solo Franca ma Nicola in sua rappresentanza ci ha comunque lasciato degni rappresentanti: monica e suo marito fabio, ma soprattutro tre incredibili personaggi, francesco, rachele e lorenzo, i loro tre irrefrenabili bambini! Ci siamo sentiti un pò in famiglia per 24 ore, ma poi é arrivato il momento di ripartire! 50 km dopo eravamo a marina di budoni. Alle 11.30 ci siamo arresi al grande caldo e ci siamo abbandonati al dolce cullare delle nostre amache nella pineta proprio a ridosso della spiaggia. Qui poi abbiamo deciso di passare anche la notte, per partire, questa mattina, alla volta di orosei, per poi raggiungere dorgali questa sera. Vi scriviamo dunque in una pausetta davanti al supermercato sponsor del nostro prossimo pranzetto. Dalla sardegna è tutto, buon Lucifero ai nostri lettori!!
P.s.: Cogliamo l'occasione, oggi, nel giorno della commemorazione di Don Cassol, per manifestare la nostra "vicinanza", se pur a km di distanza, a chi interverrá, ad Altamura, all'incontro dedicato alla sua figura. Un caldo saluto a tutti i rappresentanti della comunitá di Longarone, del Parco delle Dolomiti Bellunesi e della famiglia di Don Cassol.









La spiaggia di Palombaggio



Palombaggio




Un veliero nella notte stellata

Le bocche di Bonifacio

Icnusa: birra sarda

Il granito della Gallura

L'alba a Portisco

L'anno prossimo il Tour parte da Porto Vecchio

L'alba di Portisco 2

1 commento:

  1. "L'unico modo per vincere la crisi è riscoprire il valore di ciò che non costa nulla": l'essenziale! :)

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