E quando pensi che sia finita, è proprio allora che incomincia la
salita... È così, ne siamo certi, Antonello Venditti era in Corsica
quando ha composto questa canzone!!
Diciamolo subito, quando la
Corsica è stata concepita, l'uomo se lo immaginavano già con un motore
sotto il sedere!! E si, Bastia ci ha accolto con salitone da urlo
(pazzesco, non siamo scesi a spingere piripicchio sulle dolomiti,ma qui
si!) e il nostro giretto è continuato con saliscendi niente male. Ma
andiamo con ordine.
Prima tappa: Bastia- S. Florent 24 km di
passione! San florent è proprio dietro l'angolo, basta scavallare il
monte e ci siamo. Lo facciamo sotto il solleone appena scesi dal
traghetto. Una persona che ci incrocia sulla strada ci saluta dicendoci
"bon courage", (speriamo si scriva così) e filippo capisce "bon
voyage"... poi, dopo che ce lo siamo sentiti dire altre mille volte,
finalmente abbiamo capito che vogliono solo dirci "ng vaul nu
coreggie!"... tutto il mondo è paese, torniamo a dire!!
Fatto sta
che Filippo inizialmente non ha preso la corsica con lo spirito giusto,
si sa, lui è molto più italico di me, anzi il su o mondo é
murgiacentrico, e durante questa prima scalata riesce a dire che in
fondo questa corsica non é niente di speciale, la strada gli ricorda la
sua amata murgia e che anzi, nei pressi del bosco scoparello si sta pure
più freschi!!!! Grasse risate dalle retrovie di piripicchio...
Arrivati
a s.florent troviamo subito un campeggio spartano che fa per noi,
Kalliste, 9 euri a testa e passa la paura. A sera facciamo un giretto in
paese, che sembra essere piccolo ma molto carino, peccato che non siamo
riusciti a vederlo perché era totalmente offuscato dalle centinaia di
ristoranti che occupano qualsiasi angolino di strada libero. La
sensazione è di asfissia totale! Solo per una cosa che un rispetto
sacrale: i campetti da bocce! Sembra essere lo sport nazionale e tutti
ci giocano! Anche noi ci appassioniamo a vedere partite ultra
avvincenti!
Seconda tappa: s. Florent - nonza- marina di Giottoni
Il
nostro angolo di paradiso! Cominciamo il giro del dito andando nella
direzione opposta a quella consueta: la scelta si è rivelata felice
perché per fortuna ci siamo trovati lato monte su strade a strapiombo
sul mare, senza alcuna protezione e continuamente battute da
automobilisti... arditi! Nonza è un piccolo borgo bellissimo quasi
interamente costruito con la pietra dai riflessi verdi che caratterizza
tutta la montagna che costeggiamo. A nonza incintriamo 4 ciclisti
italiani con i quali condividiamo una birretta: Pietra, la nostra nuova
scoperta!! Da questo momento in poi scopriremo che la birra Pietra,
birra corsa, costerà sempre di più di baretto in baretto e che una delle
parole d'ordine della corsica è "interdict",vietato... vietato tutto!
Mangiare un panino su una panchina, lasciare la bici in una piazzetta...
interdict!!
Lasciamo nonza con l' intenzione di finire il lato
ovest del dito, ma pochi km dopo scopriamo una baietta,marina di
giottoni, che semmbra il paradiso terrestre... con tanto di pontile e
doccette gratuite!! La situazione è troppo allettante, chiediamo alla
titolare del bar e dell' hotel Marinella se possiamo montare la nostra
tendina là, lei ci risponde che è vietato fare free camping, ma che
nessuno chiamerà la police! Ci godiamo la baia e dormiamo nell'area
adibita ai camper. Al mattino bagnetto e partenza....ma prima di
mettersi in sella Filippo chiede alla proprietaria dell'hotel:"ma perchè
l'ha chiamato Marinella?? É per caso il suo nome, o quello di sua
figlia?" e lei, con grande romanticismo, risponde: "nn sapevamo come
chiamarlo e gli abbiamo dato il nome della nostra commercialista."...tra
noi e noi pensiamo.... " che tristezza..." ahah
Terza tappa:
marina di giottoni - Bastia... gli amanti di Boris capiranno l'
espressione "buscio di culo"!!! Scusatemi, ma meglio di così non potrei
rendere l'idea! Il paesaggio è sempre paradisiaco, ma quanto si sale su
queste coste!! Sosta per pranzo a macinaggio, niente di che, anzi non ci
è piaciuta proprio anche perché l'unica rete wifi del paese è
accessibile solo a chi ha una barca ormeggiata nel porto. Yuppi duh!
Mangiamo e scappiamo da qui! Pedalatona di oltre 40 km fino a bastia, al
campeggio piú spartano del mondo! Il nostro livello di selvaticità è
ormai altissimo, eppure non ce l' abremmo mai fatta a fare la doccia
scalzi in quei bagni, come abbiamo visto fare a moooolti rispettabili
ospiti del campeggio! Vabbè forse al prossimo viaggio..
Quarta
tappa: bastia - ghisonaccia. Lentissima agonia! Nulla da dire se non km e
km di strada dritta che inspiegabilmente sale e scense modello san
francisco. 90 infiniti km controvento. Unico sprazzo di felicità è stato
dato dal pollo arrosto che ci siamo concessi in quanto ferragosto e che
abbiamo mangiato con le mani sotto una minuscola tettoia sul mare e da
due birre Pietra freschissime pagate 1,29 al supermercato contro i 4
euri del bar. Per questi attimi di felicità ringraziamo anche i mattia
bazar con elettroshock che hanno accompagnato la nostra ripartenza un
po' brilla!
Ringraziamo anche manu chao, che, quando eravamo
disperati nella nostra lotta contro il vento, per radio ci ha ricordato
chr "le vent nous portera"... tacci tua, manu cha'!!
Ps. Forse non
tutti sanno che il nostro piripicchio è dotato di sound system ultima
generazione per allietare con musica da brivido le pedalate in salita e
in discesa...
Dopo questa impresa ci siamo concessi il campeggio U
casone... quando avrò una famiglia e vorrò trascorrere le mie vacanze
ferma in un posto, ricordatemi di tornare qua, un inno alla quiete!
Quinta tappa: ghisonaccia - porto vecchio
Altri
km su km macinati lungo la costa! Per fortuna il paesaggio era
certamente più piacevole di quello del giorno precedente. Unico momento
da ricordare: filippo che manda a cagare la signorina della capitaneria
di Porto di solenzara. Dopo giorni e giorni di simpatia da tutti i pori
da parte dei corsi, filippo si è finalmente tolto un sassolino dalla
scarpa. Il turista avventuriero non è ben voluto, il turista in
bicicletta non è visto con simpatia (tranne un paio di eccezioni). Non
c'è l'ombra di un solo servizio per i turisti in bici, l'unica cosa ben
voluta è la carta di credito. Questa la nostra impressione, ovviamente
assolutamente opinabile...
A sera finalmente arriviamo a porto
vecchio, troviamo un campeggio subito fuori dalla città vecchia,
montiamo la tenda -ormai siamo delle schegge!- ceniamo e facciamo una
promenade nella città vecchia. Bellissima! Purtroppo anche qui bisogna
sgomitare e farsi spazio tra i tavolini del ristorante, ma non potevamo
certo aspettarci di meglio, il 16 di agosto!!
Sesta tappa: porto
vecchio- bonifacio con sosta a palombaggia, una spiaggia con acqua
cristallina ( vedi foto)....nella patria del tutto interdict, capiamo
che per i ricconi tutto è possibile: nella riserva naturale gli yatch
attraccano quasi a riva, a fianco dei bagnanti e nn è proibito neanche
far pagare una bottiglia d'acqua ( in mancanza di fontana pubblica...) 4
EURO!!!che ladri!!!
Ma di tutto questo, la splendida natura che fa da cornice, non ha colpe.
Eccoci
qua quasi alla conclusione della nostra esperienza corsa. Stasera
dovremmo arrivare a Bonifacio, che tutti dicono essere molto bella e
intanto ci godiamo il mare cristallino di palombaggia.
Domani
toccheremo nuovamente suolo italico e passeremo dall'orgoglio corso,
all'orgoglio sardo... ognuno ha il movimento indipendentista che si
merita!
Ultimo appunto sulla birra Pietra che da etichetta dice: è
in Casstagniccia che la birra Pietra forgia il suo carattere. L'unione
uica al mondo tra farina di castagne corse associate al malto, le dona
la sua personalità eccezionale. (...) è molto fresca che la Pietra
rivela tutta la sua generosità.
E noi sottoscriviamo in pieno!!!
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Dall'alto di Nonza |
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Nonza |
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il centro di Nonza |
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La marina di Giottoni |
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La marina di Giottoni |
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La marina di Giottoni |
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La marina di Giottoni |
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Pietra: birra corsa. |