Percorso del Viaggio in bici - Estate 2013

dove sta pedalando Ciclomurgia??

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martedì 13 agosto 2013

Still alive!!!

Se questo blog non è stato aggiornato è perchè negli ultimi giorni abbiamo vissuto incredibili avventure in sella ai nostri destrieri!!
Cominciamo col dirvi che ci troviamo a Papasidero e abbiamo appena finito di fare rafting con Rafting Lao (segnatevelo!!), ed ora stiamo pianificando la partenza per Cetraro. Per riassumere tutto quello che ci è successo finora divideremo il nostro post in piccoli paragrafi, così non vi perderete nei meantri dei nostri racconti!
1. Aliano- Roccanova
Dopo la visita nel centro storico di Aliano abbiamo goduto della discesa più bella affrontata fino a questo punto. Il paesaggio intorno a noi è caratterizzato da calanchi, mentre la strada scorre tra alberi e curve.
Arrivati nella valle ci tocca però ricominciare a salire: direzione Roccanova.
La salita è di circa 10 km, noi siamo un pò stanchi e non vediamo l'ora di arrivare, ma le indicazioni, degli indigeni, su un ipotetico posto dove accamparci per la notte sono , stranamente, discordanti. La soluzione scelta è quella di dormire in un giardino pubblico, senz'acqua e senza una fontana nei paraggi. Un signore impietosito dalla spedizione femminile (marinella e angela) per l'approvvigionamento idrico, ci riempie tutte le bottiglie  e ci spiega che le fontane sono state staccate perchè la gente faceva l'allacciamento domestico proprio da là!!Insomma su Roccanova nulla da dire se non che abbiamo attinto per la prima volta dalle scorte dei risotti Knorr in nostra dotazione!



2. Roccanova - Chiaromonte- Francavilla in Sinni - Bosco Magnano.
La comomitiva si allarga...
La mattina sveglia di buonora e partenza da Roccanova in direzione Chiaromonte, bella salitella, caffettino e discesa per Francavilla in Sinni.
Oh ciclisti che passate per queste terre, evitate questo infimo posto, dedito solo al consumo di carburante, alla coattaggine e al parcheggio abusivo.
Dopo mezzora di stop a Francavilla, infatti, cercando un posto dove consumare un frugale panino e della frutta, possibilmente all'ombra, ci viene indicata la villa comunale, luogo verso il quale ci dirigiamo con gran premura. All'ingresso della villa però un cartello avvertiva del divieto di introdurre biciclette, cerchiamo quindi un'informale auotizzazione da parte di un madonnaro che si trovava all'ingresso, avendo tutte le bici cariche di bagagli non volevamo lasciarle all'esterno e avremmo solo mangiato un panino prima di ripartire. Il madonnaro ci "autorizza" e ci posizioniamo su una panchina pronti ad addentare il pranzo, ma subito si presenta da noi un "tizio" in divisa da giardiniere, mandato da un altro tizio in divisa da "assessore" che ci intima di uscire immediatamente senza discutere.
mogi mogi ma anche un pò incazzati per l'atteggiamento dell'assessore che borbottava "ma vedi un pò a questi con le biciclette...", usciamo dalla villa comunale adiacente il palazzo del municipio in piena  ZTL dove le macchine erano parcheggiate ovunque in doppia e triplafila. Capiamo che l'inciviltà e l'atteggiamento mafioso la fanno da padrone in questo luogo, dopo che un altro "giardiniere", stizzito dalle nostre frasi in merito alla situazione (frasi comunque in italiano e politically correct) ci dice "ora state esagerando", io gli rispondo "esagerando per cosa??" e lui: "stai parlando male e troppo", ed io: "querelami se non ti sta bene ciò che dico", e lui: "io non ti querelo io ho altri modi per farti stare zitto..." insomma minacce degne di un boss. Insomma, schifati da tutto ciò, ci allontaniamo dall'abitato e andiamo a sbollire in direzione Località Sant Angelo, dove una fonte di acqua freschissima ci accoglie per dissetarci e dove, sotto una quercia plurisecolare, ci intratteniamo fino all'arrivo della super coppia Marinella e Francesco, che accompagnati in macchina dal padre di Francesco si uniscono all'Armata Brancaleone.


Tutti insieme, ci dirigiamo verso Bosco Magnano, sulla strada per San Severino Lucano. Dopo 12 km di salita un bagnetto sotto la cascata del torrente Peschiera, ci rinvigorisce, abbiniamo alla nuotatina un aperitivo a base di salame piccante e buon vino di produzione locale, comprato da una bancarella lì sulla strada, montiamo il campo base sotto una faggeta vicino un bellissimo fontanile ed è ormai già buio.



Nelle vicinanze  del campo base, risalendo sulla strada per circa 500 m troviamo una trattoria nella quale riusciamo a consumare una grigliata di carne prima che il diluvio si scateni...quando l'acqua comincia a cadere dal cielo, siamo già protetti nelle nostre tende (tutti tranne Fulvio e Angela...che hanno con la tenda un pò di problemi idrici...).

3. Bosco Magnano - San Severino Lucano - Località Visitone (Parco Nazionale del Pollino)
Dopo la piovosa notte, ci svegliamo un pò più tardi, anche perchè le previsioni del tempo ci rassicurano sul fatto che sarà una giornata coperta con qualche pioggerellina leggera, ma niente di che; ciò ci permetterà di poter pedalare anche nelle ore più calde, senza molto sforzo.
Dopo 6 km di salita raggiungiamo San Severino, pausa seconda colazione, approvvigionamento di cibo e ripartenza per Località Visitone, il luogo dove passeremo la notte, nel bel mezzo della montagna pronti a riempirci gli occhi di STELLE!!
Per nostra fortuna il cielo si mantiene nuvoloso ma ci grazia della pioggia.
Mentre si pedala verso la meta, in mezzo al nulla, circondati solo da verde paesaggi, mucche e cavalli liberi al pascolo TRACKKK, il rocchetto della ruota libera posteriore di Piripicchio (per chi non lo sapesse PIRIPICCHIO è il tandem di Marinella e Filippo) si spacca irrimediabilmente....
Cosa fare in una situazione del genere?? mancavano circa 4 km al bivacco per la notte, ma tornare indietro significava  farsene più di 10 in salita verso un'impossibile soluzione (a San Severino Lucano non c'è un negozio di biciclette), la nostra richiesta di aiuto ad una squadra di ciclisti di Irsina, che casualmente, con meccanici e furgone a seguito, si allenavano su per quelle salite, cade nel vuoto (questo rafforza quindi la mia convinzione che il ciclismo agonistico sia uno dei mali della nostra società contemporanea.... i cilisti sportivi, a volte, sono peggio dei peggiori automobilisti!!). Decidiamo quindi di chiamare una nostra amica Pierazza di Tricarico, e di chiederle di recarsi da Domenico, un cicilista di Tricarico che conosciamo perchè due anni fa ci ha aiutati in un altro cicloviaggio in Basilicata...per procurarmi il pezzo necessario e, se possibile portarcelo in mezzo ai monti ( considerando anche che il giorno dopo sarebbe stato Domenica, e che tutti i negozi qui in zona sarebbero stati chiusi)...Santa Pierazza acconsente, si reca da Domenico, me lo passa al telefono, e parlandoci cerco di spiegargli il problema e di quale pezzo di ricambio ho bisogno. Domenico mi dice che ha una ruota usata, con molti raggi rotti, ma dalla quale potrei staccare la "cassetta shimano" per provare a montarla sulla mia ruota posteriore....la soluzione mi sembra fattibile, saluto Domenico e spiego a Pierazza come raggiungerci per la notte...
un pò pedalando (con estreme difficoltà) e un pò spingendo, riusciamo a raggiungere gli altri che nel frattempo erano già arrivati al Vistone  e avevano già montato il campo base.
Appena arrivati, ci precipitiamo a far legna, Pierazza arriverà di li a poco, ma quando ormai le tenebre saranno calate, con un solo faro funzionante della macchina con il nostro pezzo di ricambio!!(che donna mitica!!) Facendo finta che nulla fosse successo, e rimandando al giorno dopo i lavori di ciclofficina, accendiamo un allegro fuocherello e passiamo un'allegra serata mangiando  pasta al pesto, capocollo locale e caciocavallo sciolto sul fuoco e spalmato sul pane (per chi è riuscito a scioglierlo!)...


1 commento:

  1. ero in pensiero nn leggendo gli aggiornamenti... meh meh, che l'avventura e' al giro di boa. Ormai siamo in discesa (piu o meno.... :P) salut, kochise

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