Metti che arrivi a trent'anni e ancora non hai capito bene che cosa vuoi fare nella vita.
Metti che, incidentalmente, qualche anno fa ti sei laureata e hai lasciato il lavoro che già avevi e aggiungi pure che in un caos di porte aperte, chiuse, murate, spalancate o scardinate, incontri chi le idee le ha abbastanza chiare, o per lo meno di chiaro ha l'unica cosa che ti interessa veramente: non fermarsi mai!
Subito pensi che sia la persona giusta al momento giusto e con lo spirito giusto, ma ciò che più ti colpisce è che, per questo continuo movimento, questa persona abbia pensato bene di usare la bicicletta.
E' la tua dimensione, così lontana dalla frenesia della vita auto-ufficio-auto-casa-doccia-uscire e ricominciare, ma neanche completamente sbilanciata sul vivere lento, seppur affascinante, del viandante, che tuttavia non riesce ad assecondare i moti inquieti del tuo animo.
Sembra perfetta e chissà quante ore passerai a pensare al simbolismo ad essa legata, così tante che alla fine ti convincerai che la biciletta è donna.
Ma non scherziamo proprio! La biciletta è l'emblema della femminilità (e del femminismo?), altrimenti perchè l'avrebbero chiamata "ciclo"?!
E' femmina, donna e femminissima: infiniti modelli, tipologie e utilizzi, chiunque vada a comprarsene una arriva dal negoziante con la convinzione di sapere esattamente ciò di cui ha bisogno, ad esempio, la bici da corsa così agile e leggera, ma poi finisce che esce dal negozio con la trekking, massiccia ed aggressiva, o con la city bike, perchè alla fine, si sa, è l'eleganza che conta.
Allo stesso modo, l'uomo pensa che la donna della sua vita debba avere caratteristiche ben precise, e ne è proprio convinto, ma poi la donna che in un attimo riesce a riorganizzare l'allocazione di tutti i suoi organi interni con un semplice sguardo è una, ed è sempre quella che non si aspetta.
E vogliamo parlare del fatto che quando tutto sembra perfetto, assolutamente a posto, settato, revisionato fino all'ultimo cavetto ecco che lei riesce a tirare fuori il capriccio inaspettato, il problema meccanico di cui non si riesce a venirne a capo (sulla spiegazione, arrendiamoci in partenza!!) se non dopo ore e ore di tentativi, consulti, sostituzioni eccetera eccetera?!
E se non fosse donna, come lo spieghi che con le il tuo rapporto risulta sempre un pò complicato? Lo sai bene, le donne, tra loro, si devono studiare un pò per poi diventare amiche per sempre!
Io e la biciletta siamo amiche da sempre. Ne ho cambiate tante, più per forza di cose (sono cresciuta, me l'hanno rubata, l''auto che mi ha investita, l'ha distrutta, l'ho lasciata in qualche città dove ho vissuto per un pò...) che per scelta, ma diciamo che sono riuscita ad elevarmi al rapporto spirituale tra me e lei piuttosto che all'oggetto in sè. E allora, che bicicletta sia!
E guarda che non devi aspettare quella vocina dentro di te che ti richiama all'ordine e ti dice che devi riprendere in mano la tua vita, rivendicare la tua libertà, dimostrare la tua forza, indipendenza, e tutte quelle cose là, nè tantomento è proprio indispensabile organizzare il viaggio della vita solo donne che noi-non-abbiamo-bisogno-di-nessuno, credi a me, ogni tanto un uomo è utile e necessario, e comunque, dopo una certa, il rischio effetto viaggio "Desperate huosewives" è dietro l'angolo.
Comunque, fai come vuoi, io ti posso dire come ho fatto io.
E nella fattispecie mi sono dotata di:
- tandem;
- carrello monoruota da attaccare al tandem;
- borse da viaggio super tecniche e super impermeabili;
- tenda da campeggio ultralight;
- fornellino da campeggio e gavetta;
- fidanzato multitasking ed iperattivo.
Alla luce di una bilancio pro e contro post viaggio, questa dotazione si è rivelata vincente.
Il tandem ha risolto il problema del viaggiare in due con due bici: se avete ritmi diversi, rischi di farti la vacanza da sola e di incontrare il tuo compagno o la tua compagna di viaggio solo per litigare sul quando e dove fermarsi, dove mangiare, dove dormire etc etc... Insomma, se non viaggi in gruppo o in solitaria, buttati sul tandem!
Le borse da viaggio super tecniche faranno si che le staccherai dalla bici in un solo gesto, senza lacci, corde ed elastici inutili e ti salveranno quelle tre magliette che ti devono bastare per un mese quel giorno che sembrerà di aver fatto arrabbiare talmente tanto l'inquilino del piano di sopra, che invece di mandarti una semplice pioggia, avrà deciso di lanciarti secchiate d'acqua per ore ed ore.
Tenda da campeggio ultralight: devo spiegarti perchè è meglio di una tenda pesantissima?!
Fornellino da campeggio e gavetta: se hai deciso di viaggiare per un mese, mettiti l'anima in pace, ristoranti, trattorie ed osterie saranno parole bandite dal tuo vocabolario, a meno che tu non sia la sorella gemella di Paris o abbia un vitalizio garantito perchè vanti nel tuo cv un giorno in Parlamento...
Findanzato iperattivo e multitasking. Qui l'analisi costi/benefici è molto più complessa di quel che sembra.
Comunque per prevenire tali controindicazioni ti consiglio di ricordargli, ogni tanto, che non sei un'automa e che quella che state facendo, c'è gente che la chiama vacanza.
Se tieni duro, alla fine ti ritroverai ad aver fatto 1200 km e non penserai che sarà l'ultima cosa che avrai fatto nella tua vita insieme al tuo compagno di viaggio.
Se tutto filerà liscio, una volta a casa ripenserai al fatto che avrai attraversato le dolomiti bellunesi -con tanto di dolomitico passo-, il lago di Garda; il famigerato "dito" della Corsica e tutta la sua costa orientale, la Sardegna in tutta la sua lunghezza ed anche, dopo infinite combinazioni di treni regionali, 110 km tra Basilicata e Puglia che ti riporteranno finalmente a casa; ripenserai al fatto che avrai dormito in 24 luoghi diversi, tra cui un peschereccio,
Sorriderai al pensiero dei tuoi vestiti lavati, mai asciugati in tempo e per questo sempre rocambolescamente legati a qualche parte della bici o del carrello perchè il vento faccia la sua parte.
Farai fatica a riabituarti ai ritmi della vita di tutti i giorni, ma se proprio vorrai riprovare quelle emozioni per un attimo, potrai sempre rileggerti le pagine che strada facendo, di giorno in giorno, scrivevate sul vostro diario virtuale.
Ammazza!....complimentoni, soprattutto al fidanzato multi-tasking! ;)
RispondiEliminaCiao, bellissimo questo blog!
RispondiEliminaMi chiamo Giuseppe e ho fatto un viaggio di 10 giorni qui in Sardegna nel 2010. E' stato bellissimo!
L'anno scorso a una pedalata stile Critical Mass ho conosciuto una fantastica ragazza e, pedalando pedalando, quest'estate faremo il nostro primo viaggio insieme :)
Abbiamo trovato un tandem Mercian da turismo dell'84 e se tutto va bene entro fine mese dovrebbe arrivare.
Ho visto che voi utilizzate un carrellino monoruota. Consigliate questa scelta? Quanto incide sull'attrito? E' da considerare che non sarà un viaggio di un mese e quindi FORSE si potrebbe riuscire a caricare tutti i bagagli tra il portapacchi di davanti e quello di dietro. Cosa mi consigliate?
Ad ogni modo mi sono iscritto per ricevere i vostri aggiornamenti così da potervi seguire! ;)
A presto
Giuseppe
solo una nota al vostro bel viaggio: il codice della strada stabilisce che un velocipede non può superare i 3 metri di lunghezza. siete stati fortunati a non trovare una pattuglia pignola, altrimenti non aveste potuto continuare il viaggio con il bob.
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